In commercio esiste una vasta gamma di batterie in formati e materiali differenti e non sempre riusciamo a destreggiarci tra i vari modelli. Ogni tipologia è utilizzata in determinati contesti e ciascun materiale offre una performance di carica diversa. Se sei qui è perché vuoi conoscere quali sono le caratteristiche delle batterie Ni-Mh e delle batterie Ni-Cd. Si tratta dei materiali più utilizzati negli accumulatori di carica elettrica e offrono un’ottima potenza. Se volete scoprire quali sono le differenze di queste due tipologie di batterie, nei prossimi paragrafi vi spiegheremo ogni informazione utile per l’acquisto.
Batterie Ni-Mh e Ni-Cd: cosa sono
Le batterie Ni-Mh e le batterie Ni-Cd sono tipologie di accumulatori che si differenziano dagli altri per il loro materiale. Il loro nome tecnico infatti deriva dalla loro composizione chimica. Le Ni-Mh sono le batterie in Nickel-Metallo, invece le Ni-Cd sono i modelli in Nickel-Cadmio.
Gli accumulatori in Nickel-Metallo e in Nickel-Cadmio hanno delle caratteristiche molto simili ma si differenziano per alcuni aspetti. Nei prossimi paragrafi scopriremo nel dettaglio quali sono le loro differenze e qual è il loro campo d’applicazione.
Accumulatori: cosa sono
Le batterie ricaricabili utilizzano altri nomi per definire i poli. Il polo positivo è denominato catodo, il polo negativo invece anodo. Nel catodo avviene una semireazione di riduzione, nell’anodo invece c’è una semireazione di ossidoriduzione.
Batterie in Nickel-Cadmio: come funzionano
La pila Ni-Cd è una pila molto popolare utilizzata nei dispositivi elettronici di tipo portatile. Sono composte da un elettrodo positivo di ossido di nichel nero e nichel metallo e da un elettrodo negativo di idrossido di cadmio. Inoltre dispongono di un separatore e di un elettrolita alcalino.
Le pile al nickel-cadmio dispongono di una tensione nominale di 1,2 V e riescono a mantenere una tensione costante durante il loro ciclo utile. Grazie alla loro bassa resistenza in serie e all’alta potenza, questa tipologia di batterie viene utilizzata per modelli di motori radiocomandati, come gli aerei, le navi e le auto.
Svantaggi delle batterie Ni-Cd
Occorre però evidenziare anche qualche svantaggio presentato dalle batterie di questa tipologia. Le Nickel-Cadmio sono dei modelli più costosi rispetto agli altri. Inoltre soffrono di effetto memoria e spesso, per questo motivo, non vengono considerate ottimali se non si prestano alcuni accorgimenti nell’uso.
Perciò queste batterie non devono essere ricaricate fino a che non siano completamente scariche. Si tratta di uno dei motivi che porta le persone a preferire le batterie in Nickel-metallo, proprio perché non soffrono di questo sistema. Se si vuole fare un confronto con gli altri modelli, c’è da dire che le batterie in Nickel-Cadmio hanno una capacità minore rispetto alle concorrenti alcaline, ma la loro vita è sicuramente più longeva. Molte pile alcaline infatti non possono essere ricaricate.
Batterie in Nickel-Metallo
Gli accumulatori Ni-Mh contengono nickel metallo idruro. Come nelle batterie Ni-Cd, nell’anodo c’è il nickel, mentre nel catodo c’è una lega. Hanno una capacità di tra i 1100 mAh e i 2700 mAh con una tensione di 1,2 V.
Le batterie in Nickel-Metallo possono essere utilizzate nei motori ibridi o nei dispositivi elettronici. Spesso trovano il loro campo d’applicazione nelle macchine fotografiche e in altri oggetti di consumo.
Svantaggi delle pile Ni-Mh
Anche questi modelli di batterie presentano alcuni aspetti negativi. Anche se non soffrono dell’effetto memoria, hanno altri piccoli difetti. Queste tipologie di batteria infatti hanno un’autoscarica maggiore quando sono in uno stato di inutilizzo. Le batterie ferme si scaricano automaticamente anche se non vengono utilizzate e se non erogano energia.
Batterie Ni-Mh e Ni-Cd: un confronto
Per concludere, è necessario fare un rapido confronto tra questi due modelli di batteria che abbiamo illustrato nel dettaglio nei paragrafi precedenti.
Le Nickel-Cadmio vantano anche di una minore autoscarica rispetto le Nickel-Metal. Se le prime hanno un’autoscarica del 20%, le seconde hanno un livello automatico di scarica del 30%. Ma queste ultime dispongono di una tensione costante, utile per gli apparecchi più potenti.